Genio civile di Ravenna ( 1802 - 1972 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente pubblico territoriale
Sede: non indicata
Codici identificativi
- SP-00000016 [Identificativo di sistema]
Abstract
Il Genio Civile è un organo statale periferico che agisce come ente competente nell’ambito delle opere pubbliche. Le competenze del Genio civile sono di natura essenzialmente tecnica ed esecutiva. Dal punto di vista amministrativo i suoi uffici gestiscono aspetti di contabilità e supervisionano le opere realizzate o in via di realizzazione. Inoltre, sono responsabili della progettazione e in generale dei servizi tecnici relativi ad opere statali o gestite da enti pubblici, in collaborazione anche con altre amministrazioni (in particolare con la Prefettura). È l’organo di riferimento nel caso di richieste di valutazioni e pareri tecnici, oltre che responsabile delle pratiche di istruzione dei processi di espropriazione. Gli uffici del Genio civile sono distinti in uffici ordinari a servizio generale, che operano nell’ambito della circoscrizione provinciale di riferimento, e uffici speciali, istituiti per far fronte a servizi specifici. In entrambi i casi possono essere istituite sezioni autonome anziché uffici, e queste possono essere distaccate in sedi diverse rispetto agli uffici (un esempio nel caso del Genio civile di Ravenna è la Sezione autonoma del Genio civile di Rimini). L’ istituzione risale al periodo napoleonico, e in area emiliano-romagnola l’ente era denominato Ingegnere in capo d’acque e strade del dipartimento del Rubicone in Forlì, competente anche per il territorio di Ravenna, sede di un ingegnere distrettuale di prima classe. Nel 1815 il territorio di Romagna rientrò sotto la giurisdizione dello Stato della Chiesa, e l’ente fu sostituito da un Ingegnere della Legazione Apostolica. Contemporaneamente, su modello francese, Vittorio Emanuele I introdusse nell’ambito dell’amministrazione del Regno di Sardegna il Corpo reale del Genio civile, demandando i “servizi pubblici di pace” ad un nuovo organo distinto dal Genio Militare, gestito da ingegneri civili e dipendente dal Ministero degli Affari Interni. Con R.D. 20.11.1859 Vittorio Emanuele II inquadrò il Genio civile alle dipendenze del Ministero dei Lavori Pubblici, e predispose la costituzione di uffici provinciali. Dopo il raggiungimento dell’unità nazionale il Corpo Reale del Genio civile assorbì gradualmente i servizi degli uffici similari presenti sul territorio, fino a quando le sue funzioni vennero ridefinite in un’ottica nazionale con la L. 5.07.1882, fino alla regolamentazione attuale secondo R.D. 3.09.1906 n.522 (ndr modificato con L. 13.07.1921 e secondo R.D. 2.03.1931 n. 287). “Gli uffici ordinari del Genio civile sono divisi, di regola, in sezioni ad ognuna delle quali è affidato uno o più dei seguenti rami di servizio: 1° servizio generale, attinente alla vigilanza sulle opere eseguite dagli enti locali; 2° derivazioni d’acqua, linee di trasmissione di energia elettrica e affini; 3° opere idrauliche; 4° bonifiche; 5° opere stradali; 6° opere marittime; 7° opere edilizie; 8° opere, e servizi speciali dipendenti da pubbliche calamità. Il numero delle sezioni in ogni ufficio è stabilito dal Ministro su proposta del capo dell’ufficio.” (R.D. 2.3.1931 n.287). Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo Luogotenenziale 9 giugno 1945 n. 305, venne istituito presso il Ministero dei Lavori Pubblici un Comitato Centrale Edilizio, con il compito di coordinare tutte le attività di ricostruzione di edifici e fabbricati a causa dell’intervento bellico e assicurare il ricovero dei senza tetto. Il Comitato Centrale era presieduto dal Ministro e composto da funzionari tecnici ed amministrativi dell’Amministrazione dei lavori pubblici e degli altri Ministeri, nonché di esperti estranei alla Pubblica Amministrazione (Art. 4). Venne inoltre prevista l’istituzione di un Ispettorato centrale costituito da un ispettore generale del Genio Civile, da un ispettore generale amministrativo e da un funzionario di ragioneria. I proprietari che avessero preferito beneficiare del mutuo assistito dal concorso statale, dovevano inviare la relativa domanda di contributo al Genio Civile, anche per il tramite del Comitato Comunale competente, allegando tutta la documentazione necessaria. Nei casi in cui fosse necessario procedere di ufficio all’esecuzione dei lavori di riparazione, vi provvedeva il Genio civile, dandone avviso al proprietario del fabbricato cinque giorni prima della data stabilita per la redazione del verbale di consistenza del fabbricato stesso (DLL n. 305 9 giugno 1945, art). Tra il 1972 e il 1977 parte delle competenze del Genio civile passarono alle regioni. Nel 1979 in Emilia-Romagna con L.R. 23.04.1979 n.12 l’Ufficio del Genio civile venne soppresso e le sue funzioni passarono al Servizio provinciale per la difesa del suolo.
Compilatori
- Inserimento dati: (persona)
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