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Associazione Antigone (Saluzzo)

Associazione Antigone (Saluzzo) (1979 - 2010)

Fondo

Consistenza archivistica: bb. 128

Il fondo, denominato Associazione Antigone (Saluzzo), è una porzione dell’archivio dell’Associazione Antigone, porzione staccatasi dal corpus principale, conservato a Roma, e giunta a Saluzzo. Dunque, il nome del fondo deriva dal luogo di conservazione delle carte, interamente prodotte e ricevute dalle sedi di Roma.
Il materiale conservato proviene sia dal centro studi collegato all’associazione che dall’esercizio della funzione costitutiva di Antigone di garantire i diritti nel sistema penale e penitenziario italiano, ma si segnalano anche piccoli nuclei documentari provenienti dal Centro per la Riforma dello Stato e dal Centro di documentazione per la legislazione di emergenza
La documentazione si estende tra il 1979 e il 2010, con la maggior parte di documenti prodotta tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila.
Dalle carte emergono principalmente le personalità di Ersilia Salvato, Patrizio Gonnella e, soprattutto, Stefano Anastasia, presidente dell’associazione dal 1998 al 2005 e soggetto produttore più attivo all’interno del fondo.

Storia archivistica:

Il fondo si trova in una stanza al primo piano dell’Archivio contemporaneo del Museo della memoria carceraria, situato nella Castiglia di Saluzzo. L’archivio era conservato in scaffali, insieme al fondo Manconi, Luigi e, anzi, si riteneva potesse trattarsi di un unico nucleo documentario. Sebbene i due archivi siano in stretto rapporto tra loro, non possono essere considerati un unicum. La natura del legame è rappresentata non solo da Luigi Manconi, tra i fondatori di Antigone, ma anche dal suo segretario particolare Stefano Anastasia, anch’egli legato ad Antigone in qualità di presidente dal 1998 al 2005. Un primo trasferimento dei due archivi in un unico luogo di proprietà dell’associazione è certamente imputabile ad Anastasia, come lui stesso conferma all’autrice del lavoro di riordino, mentre non ci sono certezze sulle modalità del trasferimento a Saluzzo.
È molto difficile comprendere le ragioni per cui questa porzione dell’archivio di Antigone sia stata trasferita a Saluzzo. È probabile che il piccolo nucleo di carte provenienti dal Centro di documentazione sulla legislazione di emergenza, che coincide con il nucleo più risalente del fondo (1979-1984), nonché con la fase prodromica alla fondazione di Antigone, sia stato portato nella sede attuale per errore ed è auspicabile un ricongiungimento con le carte romane.
Il resto della documentazione è coerente con la fase matura dell’associazione e riflette la struttura e le funzioni che tutt’oggi sono riconoscibili. Ritroviamo, infatti, tre macroaree corrispondenti alle funzioni principali dell’associazione, cioè quelle legate al carcere e all’osservatorio. Seguono le attività di ricerca sui grandi temi della giustizia contemporanea (con particolare riferimento alle riforme della giustizia penale, alla legalizzazione delle droghe leggere e all’immigrazione) e, infine, i processi seguiti dall’associazione.
Come per il fondo Manconi, anche in questo caso, un rigido ordinamento per materia lascia poco spazio a razionalizzazioni archivistiche, pertanto, si è scelto di mantenere la struttura improntata da Anastasia, rendendola più leggibile e intervenendo nelle aree in cui la titolazione era ambigua. Attualmente la documentazione è articolata in serie e, talvolta, sottoserie, organizzate come segue:
Carcere

  • Istituti penitenziari
  • Detenuti
  • Amministrazione penitenziaria
  • Suicidi, violenze, maltrattamenti
  • Carcere, riforma
  • Massima sicurezza
  • Esecuzione penale esterna
  • Lavoro, scuola e formazione
  • Difensore civico
  • Ricerche sulla legislazione di emergenza, l’amnistia e l’indulto
  • Ergastolo
  • Rassegna stampa

Giustizia internazionale
Centro europeo per la prevenzione della tortura
Osservatorio
Sanità
Studi e ricerche sulle droghe
Immigrazione
Sicurezza e ordine pubblico
Miscellanea
Microcriminalità
Rassegna stampa (generale)
Centro per la riforma dello Stato
Corruzione
Lega autonomie locali
Sedi locali
Iniziative pubbliche varie
Pena di morte
Minori
Antimafia
Polizia e ordine pubblico
Progetto SURT
Status consultivo
Garante dei detenuti
Dati DAP
Giunta volontariato giustizia
Giustizia e processi penali
Centro documentazione sulla legislazione di emergenza

Va segnalata, infine, la presenza di fascicoli intestati del Senato della repubblica, chiara conferma del legame tra le carte e Stefano Anastasia, che aveva lavorato negli uffici del Senato fino al 2001 e, conclusi i suoi incarichi, aveva trasferito la documentazione nella sede di Antigone di Via Gustavo Modena 95 a Roma, come dice lui stesso all’autrice del lavoro durante una breve intervista. Anastasia aggiunge che la questione dell’archiviazione era da lui considerata molto importante, e negli uffici del senato aveva predisposto degli armadi in legno appositi.

Nota dell'archivista:

L’attività di riordino e descrizione si è svolta nei mesi di settembre e ottobre 2025.
Una prima fase del lavoro è stata dedicata a dividere il fondo Manconi, Luigi dal fondo Associazione Antigone Saluzzo e, appurato che quest’ultimo era a tutti gli effetti una porzione dell’archivio conservato a Roma, si è optato per un riordino e una descrizione che preservassero le serie originarie. Questa scelta è stata motivata anche dalla possibilità di ricongiungere alcuni nuclei delle carte saluzzesi con quelle conservate a Roma: il riferimento è soprattutto alla serie Centro documentazione per la legislazione di emergenza.
L’archivio ha una struttura per materia, come il fondo Manconi, Luigi, ma il grado di complessità, in questo caso, è aumentato dal fatto che si tratta di documentazione residuale di più nuclei confluiti nell’archivio dell’Associazione e prodotti in momenti storici diversi, con un’estensione cronologica che supera i trent’anni.
Mantenere la struttura per materia su un archivio con tale estensione cronologica, produce effetti chiaramente visibili nell’elevato numero di serie. Al tempo stesso, però, creare aggregazioni fittizie per semplificare la struttura dell’archivio avrebbe compromesso l’individuazione dei punti di contatto con l’archivio romano, oltretutto rimandando il problema dell’atomizzazione dei temi alle sottoserie.
Come per il fondo Manconi, Luigi si è scelto di mantenere le serie che coincidono con le aree tematiche individuate da Anastasia e individuare come unità di descrizione la busta, che risulta essere l’entità più omogenea e il cui contenuto è stato sommariamente descritto nel livello Serie o Sottoserie. Non è raro, poi, che la busta coincida con la serie o la sottoserie.
Questo schema descrittivo ha avuto l’obiettivo primario di fissare un ordinamento per materia ormai impossibile da superare, con lo scopo di rendere il contenuto conoscibile e di mettere il fondo in sicurezza da possibili dispersioni.
L’unità minima di descrizione rappresentata dalla busta sarà, dunque, descritta nel livello sottoserie e così visualizzata:

  1. Titolo busta (segnatura della busta). Contenuto e/o eventuali segnalazioni di materiale. Consistenza.

In conclusione, l’obiettivo primario del lavoro è stato quello di rendere leggibile un fondo cospicuo e con una discreta estensione cronologica, sul quale era stato applicato un ordinamento eccessivamente minuzioso e atomizzato, in questo caso applicato anche retroattivamente.

Condizione di accesso:

non consultabile

Note alla condizione di accesso:

Il fondo non è consultabile ai sensi dell’art. 122, comma 1, lett. b del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004).
L’archivio è stato versato presso Ar.Co – Archivio contemporaneo, sito al primo piano del Museo della memoria carceraria della Castiglia, Piazza Castello – 12037 – Saluzzo.
Per maggiori informazioni scrivere a segreteria@antigone.it.

Soggetti produttori

Compilatori

  • Prima redazione: Carlotta Firinu - Data intervento: 30 ottobre 2025