Ufficio del genio civile di Ravenna (1802 - 1970)
108 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Altre denominazioni:
- Genio civile per le opere marittime di Ravenna (O) | Annotazioni:
Metri lineari: 750.0
Consistenza archivistica: bb. 3749 circa
Il fondo è costituito dal carteggio amministrativo dell'Ufficio del genio civile postunitario di Ravenna (fino al 1972) e dall’insieme della documentazione prodotta da "corpi" di funzionari ed impiegati alle dipendenze dell’amministrazione pubblica che hanno svolto servizi tecnici relativi alla manutenzione e costruzione di opere pubbliche. Durante il periodo napoleonico la competenza era nelle mani dell'Ingegnere delle acque e strade del Dipartimento del Rubicone, mentre dalla Restaurazione, intorno al 1814, all'Unità d'Italia, il servizio faceva capo all'Ingegnere delle acque, strade e fabbriche della Legazione di Ravenna. Per la maggior parte, vi si conservano gli atti dell’ingegnere capo, responsabile a livello dipartimentale prima, provinciale poi, delle opere idrauliche, stradali, marittime, edilizie, oltre che delle opere di bonifica, della trasmissione d'energia elettrica, nonché di interventi straordinari a causa di calamità naturali, come l'alluvione del 1939.
A partire dal secondo dopoguerra l'ufficio segue inoltre le pratiche di ricostruzione per danni di guerra (DLL n. 35, 9 giugno 1945) e di costruzione di opere ospedaliere, edilizia sociale e scolastica, trattata più analiticamente nella serie III L − Danni di Guerra.
Storia archivistica:
Il fondo del Genio civile di Ravenna attraversa le diverse fasi storiche e amministrative del territorio di Ravenna da Napoleone, alla Restaurazione della Legazione apostolica, all’Unità d’Italia e al periodo post unitario, inizialmente con il nome di Corpo degli ingegneri delle acque e strade del Dipartimento del Rubicone (1802 – 1813), poi Corpo di ingegneri delle acque, strade e fabbriche della Legazione di Ravenna e infine Corpo del genio civile (1860 – 1972).
L’ordinamento delle carte e la loro classificazione riflette le diverse oscillazioni amministrative e i loro rispettivi mutamenti o assestamenti. Il piano di classificazione di riferimento per il carteggio amministrativo del genio civile di Ravenna segue infatti le seguenti vicende istituzionali e normative:
- Repubblica Italiana e poi Regno d’Italia, dal 1802 al 1813;
- Legazione apostolica, dal 1814 al 1858;
- Governo provvisorio delle Romagne, dal 1858 al 1860;
- Seconda e terza guerra d’indipendenza e presa di Porta Pia per l’Unificazione Nazionale, 1860 – 1870 circa;
- Dal 1893 durante governo Crispi al 1972 (legge 30 marzo 1893 n. 173, regio decreto del 28 dicembre 1893 n. 721 con la costituzione di una commissione permanente per la sistemazione dei torrenti).
Acquisizione
Il fondo dell’Archivio di Stato di Ravenna acquisisce documentazione relativa al Genio civile progressivamente a partire dal 1972, quando vengono versati i documenti più antichi (1817-1930 circa). L’ultimo versamento risale al 2008, e la documentazione complessiva copre un arco temporale che va dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento.
Strumenti di consultazione
Il fondo del Genio Civile di Ravenna conservato nell’Archivio di Stato è stato oggetto nel corso degli anni di diverse ricognizioni archivistiche con operazioni di inventariazione e schedatura delle buste e dei documenti presenti relative a specifiche serie. Al
momento dell’inizio del lavoro di ricognizione vi erano 11 inventari analitici di diverse sezioni dell’archivio, tra cui danni di guerra, fabbriche e parti in stato di disordine denominate “varie 1” e “varie 2”.
La porzione di fondo del Genio Civile denominato “Varie 2” in particolare si componeva in totale di oltre 2500 pezzi, in larga parte buste, cartelle e raccoglitori depositati con i versamenti del 1991 e del 2008 a cui si sono aggiunti quelli provenienti dalla Casa di Guardia di Marina di Ravenna. Le uniche parti già riordinate e inventariate risultavano essere le Richieste nominative di privati per i comuni di Faenza e Lugo (1997), mentre una schedatura più o meno dettagliata era stata eseguita a campione su circa 140 buste tra il 2014 e 2015. La totalità dei pezzi restanti presentava un ordine prevalentemente casuale, probabilmente assunto durante il trasferimento dal deposito di via Garigliano ai nuovi locali dell’attuale sede dell’Archivio di Stato, in piazzetta dell’Esarcato. Nel 2025 parte di questa sezione è stata sottoposta a un intervento di scarto.
Criteri di ordinamento
All’inizio del 2023, al momento della ricognizione del fondo, la documentazione si presentava in parte fisicamente individuabile e parzialmente ordinata, organizzata per annualità, in parte invece in evidente stato di disordine. In particolare si fa riferimento ai “blocchi” documentari di miscellanea denominati “varie 1” e varie 2" all’interno dei quali è conservata documentazione di classi diverse.
Dall’analisi della documentazione è stato possibile delineare i piani di classificazione del carteggio amministrativo adottati nel corso dell’Ottocento e del Novecento. La gran parte del carteggio è asseribile a specifici titoli, rubriche e classi, eccetto per alcuni gruppi documentari per i quali la classificazione non è individuabile con certezza.
Una volta “ricomposti” i diversi piani di classificazione adottati dall’Ufficio del genio civile, nelle sue diverse vesti istituzionali dettate dalle amministrazioni reggenti e dalla normativa in vigore, si è proceduto a ricompattare fisicamente per annualità il periodo napoleonico e quello della Restaurazione fino al 1860, e per classificazione e annualità per il periodo post unitario a partire dal 1893.
È stato attribuito per il periodo napoleonico il numero di corda da 1 a 13, per la Restaurazione da 1 a 274, per il postunitario da 1 a 872, eccezion fatta per le serie schedate negli inventari preesistenti (varie 2, varie 1, III A, B, C, D, H, L, E, Y collocati nel blocco di armadi IV) ove si è mantenuta, provvisoriamente, la numerazione attuale per rendere rintracciabile e consultabile il materiale documentario precedentemente inventariato.
L’articolazione del fondo si snocciola intorno alla classificazione del suo carteggio, descritto analiticamente fino al livello di unità archivistica per il periodo napoleonico, diviso per annualità, schedato invece sommariamente per i livelli fondo, serie e sottoserie per i periodi successivi.
Codici identificativi:
- CA-00000204 | Annotazioni: Identificativo di sistema
Compilatori
- Inserimento dati: (persona)
Link risorsa: https://archivista.hiboucoop.org/fonds/655