Martini, Alberto ( Oderzo, 1876 novembre 24 - Milano, 1954 novembre 8 )
Tipologia: Persona
Altre denominazioni: Martini, Alberto [Intestazione secondo le RICA]
Profilo storico / Biografia
Alberto Giacomo Spiridione nasce da Maria dei conti Spineda de Cattaneis, antica famiglia nobile trevigiana, e da Giorgio Martini, pittore naturalista e professore di disegno.
Tra il 1890 e il 1895 sotto la guida del padre, Alberto inizia a dipingere e a disegnare continuando così la tradizione familiare. In effetti i parenti materni del padre erano noti decoratori e mosaicisti veneziani. Durante gli anni della formazione Martini realizza innumerevoli disegni, rivelando da subito una particolare predilezione per la grafica. Pur dedicandosi alle matite grasse, realizza anche oli, acquarelli e tempere di piccolo formato grazie ai quali, superato il mero esercizio scolastico, raggiunge i primi validi risultati. I temi preferiti sono quelli della campagna trevigiana e dei contadini al lavoro: quindi l’uomo e il suo rapporto con la natura vista nel suo divenire (ad es. Antica gualchiera trevigiana, 1895). Si esercita anche su fiori e conchiglie, che studia in modo analitico, lasciando una serie di acquerelli molto belli. Al di là di un mero esercizio dal vero, sono temi attraverso i quali Alberto mostra di assimilare la cultura figurativa italiana ed europea tardoromantica, populista e umanitaria, volta a cogliere dubbi e perplessità d’intonazione simbolista sul senso della vita, piuttosto che a definire un ambiente. Tra il 1894 e il 1896 realizza le quattordici chine acquerellate dell’Albo della morte, rivelando suggestioni culturali di matrice nordica.
Nel 1895 inizia la prima serie di illustrazioni a penna in inchiostro di china per il Morgante Maggiore di Luigi Pulci, che, tuttavia, presto abbandona per dedicarsi alle illustrazioni per La secchia rapita (1895-1935) di Alessandro Tassoni, continuate sino al 1903. I centotrenta disegni eroicomici per La secchia, in gran parte opera giovanile, sono, nella definizione dello stesso Martini, “…una curiosa sfilata di soldatacci mangiati dalla fame e pidocchiosi […]”. Queste opere testimoniano una grande abilità grafica di Martini, che non ha ancora trent’anni, e chiudono l’esperienza giovanile sul piano di precise fonti letterarie e influenza nordiche. Pur nella puntuale referenzialità del testo (la vena burlesca di Tassoni, la sua truculenza barocca e l’enfasi litografica del “sublime” basso), i personaggi elaborati da Alberto sembrano mutare in una sorta di grottesco rivoluzionario che proclama la libertà d’azione e d’invenzione sul personaggio. Evidente, in queste opere, l’influsso della grafica manierista tedesca cinquecentesca (l’interesse per Dürer, Luca di Leida, Urs Graf, Baldun Grien e ammira Sattler) recuperata attraverso una peculiare lettura simbolista. Nel 1896-97 esegue una serie di 30 disegni a penna in inchiostro di china che intitola La corte dei miracoli. Inizia a illustrare il ciclo grafico per Il Poema del lavoro che porterà a termine nel 1898 (in totale 9 disegni a penna in inchiostro di china). Nel 1897 espone alla II Biennale di Venezia 14 disegni per La corte dei miracoli che l’anno seguente verranno presentati a Monaco di Baviera e all’Esposizione Internazionale di Torino con i disegni per Il Poema del lavoro.
Nel 1898 Martini soggiorna a Monaco e lavora come illustratore per le riviste Dekorative Kunst e Jugend. Determinante risulta, la primavera di quest’anno, l’incontro dell’artista con Vittorio Pica in occasione dell’Esposizione Internazionale di Torino: sarà il noto critico napoletano a sostenerlo d’ora in poi, proponendo la sua arte in ambito italiano ed europeo.
Nel 1899 con i disegni per Il poema del lavoro partecipa alla III Biennale di Venezia, che verranno in seguito esposti a Monaco e a Berlino. A partire da questo anno esegue una serie di diciannove cromolitografie (cartoline postali illustrate, manifesti per Carnevale o veglioni e affiches pubblicitarie) per le case litografiche Longo e Zoppelli di Treviso. Si tratta di lavori d’ispirazione vagamente liberty con evidenti richiami alla Secessione e al gusto preraffaellita inglese.
Vittorio Pica offre intanto all’artista di collaborare come illustratore alla rivista <
Nel 1904 breve soggiorno a Parigi. Disegna i primi ex libris per Antonio Fogazzaro, V. Pica, G. Rovetta e Tom Antongini. Si dedica a un altro ciclo grafico dal titolo La lotta per l’amore (disegni a penna e pennello in inchiostro di china). Partecipa con successo a una rassegna a Londra. Nel 1905 completa la serie La lotta per l’amore (in totale 86 disegni). Inizia le illustrazioni per La parabola dei celibi con cui partecipa alla VI Biennale di Venezia. Nel mese di luglio inizia a eseguire le tavole illustrative per i racconti di Edgar Allan Poe, cui lavorerà sino al 1909 e oltre, inaugurando un periodo di grande intensità creativa nell’ambito della grafica a spunto letterario. Il 1907 è un anno importante, grazie ai contatti intessuti da Vittorio Pica: infatti l’artista inizia l’illustrazione del Vert-vert di Gresset con due disegni a penna in inchiostro di china. In occasione di una mostra personale presso la Leicester Gallery si reca a Londra, ove conosce il celebre editore William Heinemann; con il suo aiuto, nel 1914, Martini organizzerà nella capitale inglese una mostra personale alla Galleria Goupil. Partecipa alla VII Biennale di Venezia esponendo, nella sala L’arte del sogno, due splendidi oli, intitolati Notturno e Nel sonno e alcuni disegni tra i quali La bellezza della donna. Si reca per un breve soggiorno a Parigi dove, ancora tramite Pica, incontra Gabriel Mourey, scrittore e collaboratore dalla Francia per la rivista bergamasca <
Nel 1908 in autunno partecipa alla Mostra di belle arti di Faenza, nella sezione del “Bianco e nero”, esponendo alcuni disegni della Parabola dei celibi, alcune illustrazioni per Poe e altre opere ispirate alla città di Venezia. A questo anno risale una fitta corrispondenza di Martini con lo scrittore simbolista russo Valerij Brjusov, conosciuto probabilmente durante il soggiorno a Monaco nel 1898. Presso l’editore londinese Heinemann viene pubblicato un volume di novelle di Perceval Landon, Raw Edges: studies and stories of these days, contenente quattro illustrazioni di Martini.
Nel 1909 esegue tre disegni a penna in inchiostro di china: Crepuscolo veneziano, Una pagina crudele e Sogno. Partecipa alla VIII Biennale di Venezia con i disegni a penna La bella straniera, Murano e con otto illustrazioni per Le storie straordinarie di Poe. Esegue una serie di disegni per l’opera di Stéphane Mallarmé, Poemucci in prosa e le prime tavole per il Macbeth di Shakespeare, cui l’artista lavorerà sicuramente sino al 1911. Nel 1910-11 esegue le tavole illustrative per il poema tragico di E. A. Butti Il castello del sogno (1910), edito dai Fratelli Treves di Milano. In seguito alla morte del padre, avvenuta il 28 ottobre 1910, Martini si trasferisce con la madre a San Zeno, nella campagna di Treviso. A questo periodo risalgono le illustrazioni più significative eseguite per l’Amleto di Shakespeare, il ciclo grafico per le poesie di Paul Verlaine (55 disegni a penna colorati a pastelli) e una serie di puntesecche quali La sirena dormiente, Le figlie di Leda, La sirena e il mostro. Nel 1912 incoraggiato da Pica, Martini si dedica alla produzione pittorica, facendo uso soprattutto della tecnica del pastello. Esegue le Sinfonie del sole (L ‘Aurora, La notte, I fiumi) e il pastello Farfalla gialla, esempio delle numerose opere di questi anni caratterizzate dal tema della donna-farfalla. Il medesimo soggetto ricomparirà nel 1915, in una serie di litografie intitolata Farfalle. Partecipa alla X Biennale di Venezia con i disegni a penna in inchiostro di china Autoritratto, Vittorio Pica, Hans St. Lerche.
Nel 1914 è presente alla XI Biennale di Venezia dove espone, insieme ai ritratti della marchesa Luisa Casati e della contessa Revedin, il pastello Arlecchino.
Allo scoppio del primo conflitto mondiale, esegue 54 litografie intitolate Danza macabra, tramite le quali rivela il suo sentimento antitedesco. Stampate in formato cartolina, vengono distribuite tra gli alleati quale propaganda contro l’impero austroungarico: a tale proposito, va ricordato che Charles Carry, addetto all’Ambasciata inglese di Roma gli invia i suoi complimenti uniti alla richiesta di una serie completa per l’Ambasciatore inglese presso il Quirinale; anche il pittore Federico Zandomeneghi rimane colpito e “impaurito” dalla “fantasia infinita” di Martini. L’artista inizia anche una serie di litografie, terminate nel 1915, per il poema grafico Misteri, contenente sei illustrazioni (Amore, Morte, Infinito, Follia, Sogno, Nascita). L’opera, preceduta da un commento di Emanuele di Castelbarco, verrà pubblicata dalla casa editrice “Bottega di Poesia” nel 1923. Nel mese di dicembre muore la madre dell’artista.
Nel 1916 in maggio, alla Leicester Gallery di Londra, espone quattro serie della Danza macabra, Gli orrori della guerra, sei disegni per Poe e la litografia Avanti Italia. In settembre, a Liverpool, partecipa a una mostra collettiva organizzata sempre dalla Leicester Gallery: in questa sede, oltre alle opere esposte a Londra, presenta le serie litografiche Farfalle e Bocche.
Nel 1917-18 a Bologna, in attesa di partire per il fronte, Martini inizia a miniare, con inchiostro di china e acquarelli colorati, le ballate Les Orientales di Victor Hugo portate a termine nel gennaio dell’anno successivo.
Nel 1919 nel mese di gennaio si inaugura la mostra personale presso la galleria di Lino Pesaro a Milano. Agli anni 1919-20 risale l’interesse di Martini per il teatro. Realizza infatti 84 disegni a penna e acquarello colorato e sei tavole a tempera per i costumi del balletto Il cuore di cera, in tale occasione l’artista si occupa anche della coreografia e del canovaccio letterario.
Nel 1920 torna a esporre, insieme allo scultore Hans St. Lerche e al pittore Mario Cavaglieri, alla Galleria Pesaro. Il catalogo della mostra reca la presentazione di Vittorio Pica. Martini inizia il ciclo grafico di Trentun fantasie bizzarre e crudeli che, completato nel 1922, verrà pubblicato nel 1924 dalle Edizioni Bottega di Poesia, dirette dal conte Emanuele di Castelbarco Visconti Simonetta. Tramite Castelbarco, Martini entra in contatto con i personaggi aristocratici del tempo, in particolare nobildonne quali la principessa Paola d’Ostheim e Wally Toscanini che gli commissioneranno numerose opere.
Nel 1922 Partecipa alla XIII Biennale di Venezia con il disegno a penna Ritratto del marchese G.F.P., alcuni pastelli e 13 opere del ciclo Trentun fantasie bizzarre e crudeli. Nel 1923 alla primavera di quest’anno risale l’idea di Martini del Tetiteatro: un teatro sull’acqua completamente inventato e dedicato, come dice il nome, alla dea del mare Teti. “Fu nella primavera del 1923 che inventai il Tetiteatro – scriverà Martini nella sua Vita d’artista – un’invenzione teatrale che ha fatto il giro del mondo rimanendo intatta, perché il giro del mondo non l’ha fatto con l’autore. Un architettonico teatro terraqueo, uno strumento gigante per le risonanze di una nuova voce e per nuove plastiche teatrali”. Martini esegue, infatti, ispirandosi a opere teatrali o musicali di Wagner, Strauss, Eschilo, Wilde e altri, una serie di disegni e scenografie per la realizzazione del suo teatro sull’acqua. Tali illustrazioni verranno pubblicate nel volume Il Tetiteatro ovvero il teatro sull’acqua di Alberto Martini, testo di Emanuele di Castelbarco, edito nel 1924 da Bottega di Poesia. Nel 1924 espone alla XIV Biennale di Venezia il pastello A Venezia, nel quale ritrae Maria Petringa, sua futura moglie, che sarà per Martini fonte di ispirazione per numerose opere, come testimonia la serie di ritratti a lei dedicati quali il pastello L’album di Daumier del 1924, presentato alla Biennale di Venezia del 1926; Parrucca bianca, opera esposta alla mostra del 1927 presso la Galleria Scopinich di Milano; e l’olio Serenade – Maria con la chitarra del 1928.
Nel 1927 Martini esegue disegni e dipinti per illustrare il numero di novembre-dicembre della rivista <<L’Eroica>>. Decide di fondare, insieme ad altri, un comitato per le onorificenze a Vittorio Pica: aderiscono a tale iniziativa numerosi artisti italiani e stranieri. Nel 1928 nel febbraio la proposta di Martini trova realizzazione nella mostra “Raccolta internazionale d’arte offerta dagli autori in omaggio a Pica”, tenutasi a Milano alla Galleria Scopinich. Per l’occasione Martini esegue una vignetta utilizzata per la copertina del catalogo e un disegno in cui ritrae di profilo il volto di Pica. Deluso e amareggiato dall’ostilità dei critici italiani, che verso la fine degli anni Venti sembrano ignorare i suoi lavori, Martini si trasferisce a Parigi ove trova amicizie altolocate e numerosi estimatori della sua arte. A Parigi, Martini rimarrà sino al 1934, a eccezione di qualche breve soggiorno in Italia e un viaggio a Berlino nel 1932. In questi anni la moglie, rimasta in Italia, lo raggiunge periodicamente. Nella capitale francese Martini frequenta l’ambiente dei critici e dei letterati. Stringe amicizia con Solito de Solis, musicista e appassionato d’arte, che lo introduce nei salotti aristocratici parigini. Inizia a dipingere “alla maniera nera” eseguendo opere di impostazione surrealista: ne sono esempio gli oli Conversazione con i miei fantasmi, Fiore dello scoglio, La prigione sotterranea.
Nel 1929-30 Martini, produce una cospicua serie di opere pittoriche “alla maniera chiara”: Martini torna a dedicarsi all’illustrazione in bianco e nero di numerosi testi; esegue infatti disegni a penna e acquarelli colorati per Une saison en enfer di Rimbaud, Les fleurs du mal di Charles Baudelaire, Poèmes di Mallarmé, L’homme qui rit di Victor Hugo, La croix de bois di Dorgelès, La danse macabre di M. Orland, Les destinées di Alfred de Vigny.
Nel 1930 partecipa alla XVII Biennale di Venezia con l’olio L’uomo che crea. Nel 1932 si dedica in particolar modo alle arti applicate: disegna una serie di progetti per piccole sculture in vetro ispirandosi ai canoni stilistici dell’art decò e del Novecento e una cinquantina di illustrazioni per stoffe o carte da parati, probabilmente commissionate dall’industriale tessile Adolfo Bogoncelli.
Nel 1934-40 a causa della precaria situazione finanziaria Martini è costretto a rientrare a Milano. Qui, in occasione della Triennale milanese, esegue il bozzetto per il trittico Battaglia d’uomini e demoni; con quest’opera si impegna a esaltare le conquiste del regime. Allo stesso tempo però, soprattutto tra il 1935 e il 1936, rivela il suo acceso antinovecentismo tramite la pubblicazione sulla rivista <
A questi anni risalgono anche un disegno a penna in inchiostro di china per i Fioretti di San Francesco, le tavole illustrative per il libro Cuore di Edmondo De Amicis (1936) e una serie di disegni per la tragedia di Guido Stacchini, Il Titano liberato.
Nel 1941-52 illustra con una serie litografica a colori La vita della Vergine e altre poesie di R.M. Rilke. Esegue inoltre un ciclo grafico per La vita di Cristo (1943-1944). Nel dicembre 1946 partecipa alla “Esposizione internazionale di ex libris e illustrazione del libro” al Museo di Belle Arti di Nancy, dove gli viene conferito un diploma d’onore.
Nel 1947 esegue dodici puntesecche raccolte sotto il titolo Poema mitografico. In questi anni Martini continua a dedicarsi anche all’attività pittorica alternando a opere caratterizzate da un mediocre naturalismo lavori resi con un realismo non privo di notevole efficacia espressiva. Tra le pitture a olio più interessanti vanno ricordate: Anime gemelle (1945), Corteo di Venere (1949), La valle di Cleopatra (1950) . Nel 1952 espone alla XXVI Biennale di Venezia i disegni a penna in inchiostro di china colorati a pastello dal titolo La realtà e i sogni di gloria e La finestra di Psiche nella casa del poeta. L’8 novembre 1954 muore a Milano, all’Ospedale Fatebenefratelli. Lascia un testamento spirituale, auspicando l’istituzione di un museo dove custodire le memorie e i documenti del surrealismo italiano che è stato.
Testo di Paola Bonifacio, conservatore Pinacoteca civica Alberto Martini di Oderzo.
Note:
Un elenco bibliografico pressoché completo è presente nel catalogo: Marco Lorandi, Alberto Martini, Electa, Milano 1985, pp. 243-248. Nella presente bibliografia sono riportati solo i testi di maggiore importanza anteriori al 1985, quelli non presenti nell’elenco di Lorandi e la bibliografia successiva. L’asterisco indica che il testo e’ presente presso la biblioteca della Pinacoteca Alberto Martini.
Bibliografia generale (in ordine alfabetico per cognome dell’autore):
Anderloni E., Le “carezze” di Alberto Martini, in <
Apollonio U., Introduzione al catalogo per la mostra alla Galleria S. Fedele, Milano 1961. *
Balbi G., Un mago del bianco e nero: Alberto Martini, Editoriale Italiana, Milano 1945.
Ballo G., Introduzione al catalogo per la mostra alla Galleria Annunciata, Milano 1966.
Ballo G., Alberto Martini, catalogo per la mostra alla Galleria Santacroce, Firenze 1967.
Barilli R., L’internazionalità del simbolismo, in L’arte moderna Fabbri, Milano 1967 vol. II, pp. 311-312.
Barilli R., Presentazione al catalogo per la mostra alla Galleria Stivani, Bologna 1974. *
Bellini P., in <
Bellini P., Storia dell’incisione moderna, Bergamo 1985, pp. 171, 468.
Bellini P., Alberto Martini, Edizioni Arti Grafiche Conegliano, Susegana 1988. *
Belloli C., Il surrealismo di Alberto Martini, Edizioni Bottega delle Arti, Brescia 1954. *
Benvenuti A., Città di Oderzo: Pinacoteca Alberto Martini, Padova 1969. *
Biffis T., Alberto Martini illustratore, tesi di laurea, Universita’ degli Studi di Padova, a.a. 1972-73, relatore C. Semenzato.
Bonini G., Alberto Martini: disegni, litografie, dipinti dal 1895 al 1953, Galleria d’Arte Niccoli, Parma 1982.
Bossaglia R., Alberto Martini, Palazzo della Permanente, Milano dicembre 1985 – gennaio 1986.
Brizio A.M., Alberto Martini, in Mostra del Liberty italiano, Palazzo della Permanente, Milano 1972-73, pp. 145-148.
Caramel L., Arte svelata: il collezionismo a Como, Mazzotta, Milano 1987, pp. 81-99.
Carrieri R., Pittura scultura d’avanguardia in Italia (1890-1950), Milano 1950, pp. 241-246, tavv. 286-288.
Castelbarco E., ll Tetiteatro ovvero il teatro d ‘arte sull’acqua di Alberto Martini, Bottega di Poesia, Milano 1924. *
Castelbarco E., ll Tetiteatro, in Alberto Martini: venti riproduzioni di pitture, disegni, stampe, Tetiteatro, Bottega di Poesia, Milano 1924, pp . 65-67 e tavv. *
Cerutti C., in <<Il Giornale delI’Arte>>, marzo 1988, p. 60.
Coccia A., Alberto Martini, in VII Quadriennale nazionale d’arte, Roma 1955, pp. 137-138.
Cozzani E., Alberto Martini, in <<L’Eroica>>, a. XV, Milano novembre-dicembre 1927, pp. 45-62.
De Finetti Diego, L’opera grafica di Alberto Martini nel fondo Pariani, Biblioteca Civica di Verona, 1996.
Disertori A., Alla scoperta dell’ex libris, in <<Ca’de Sass>>, n.98, Milano 1986.
Doyon L.R., Préface et mystique de la scéne: préface à l’édition française du Thétythéatre, in catalogo per la mostra alla Galerie Siot-Decauville, Parigi 1925.
Ex libris: la collezione Nerone Santagiuliana, catalogo d’asta Franco Semenzato, Venezia 1985, pp. 110-111.
Fanelli G., Godoli G., La cartolina art nouveau, Firenze 1985, pp. 527-531, 606-611.
Fontana F., Martini Alberto, in Masau Dan M., Incisori del Novecento nelle Venezie tra avanguardia e tradizione, Venezia 1983, pp. 54-55.
Gizzi Corrado, Alberto Martini e Dante, Milano 1989 .*
Goldin M., Incisori trevigiani del Novecento, Treviso 1987, pp. 23-28. *
Grossetti B., Il mercante dell’Annunciata, Mazzotta, Milano 1988, pp. 97, 99, 111, 120.
Italienische Kunst 1900-1980, 1985.
Lepore M., Alberto Martini, in XXVIII Biennale internazionale d’arte, Venezia 1956, pp. 10-11.
Lorandi M., Edgar Allan Poe interpretato da Alberto Martini, in E.A. Poe, Racconti del mistero e dell’orrore: Arabeschi: illustrazioni di Alberto Martini, Milano 1974. *
Lorandi M., Alberto Martini simbolista, Galleria del Levante, Milano 1978-79. *
Lorandi M., Alberto Martini e i disegni giovanili, in catalogo per la mostra alla Galleria La Borgognona, Roma 1979.
Lorandi M., Alberto Martini illustratore di Edgar Allan Poe, Ricci, Milano 1984.
Lorandi M., Alberto Martini, Electa, Milano 1985. *
Lorandi M., in Le Orientali di Victor Hugo, Palermo 1985.
Lorandi M., Alberto Martini: La secchia rapita di Alessandro Tassoni, Bergamo 1988. *
Maffioldo M., Alberto Martini, tesi di laurea, Universita’ di Torino, a.a. 1973, relatore A. Bertini.
Manzato E., Guida al Museo Bailo di Treviso, Treviso 1987.
Marchiori G., Alberto Martini ‘“dei misteri”, in catalogo per la mostra a Palazzo Saccomani, Oderzo 1967, pp. 17-36. *
Marchiori G., Alberto Martini, Galleria Narciso, Torino 1968.
Marchiori G., Alberto Martini dei misteri, in <
Marchiori G., Benvenuti A., Arte fantastica di Alberto Martini, Preganziol 1978. *
Marchiori G., Perocco C., Grafici del primo Novecento italiano, Edizioni di Comunità, Milano 1963.
Margonari R., Scrupolo scientifico e vanagloria: tanti critici allo sprint per il "Memorial Martini " in <<L’Arena>>, Verona 3 aprile 1979, e in <
Marsan C., Il simbolismo di Alberto Martini, in catalogo per la mostra alla Galleria Santacroce, Firenze 1967.
Martelloni G., Il surrealismo di Alberto Martini, in catalogo per la mostra alla Bottega delle Arti, Brescia 1954.
Meloni F., L’opera grafica di Alberto Martini, Sugarco, Milano 1975. *
Milani M., Alberto Martini, Milano 1944.
Mirandola G., <
Modesti R., Introduzione al catalogo per la mostra al Club Amici delI’Arte, Milano 1972.
Papini G., Disegnatori italiani: Alberto Martini, in <<Vita d’Arte>>, a. l., Siena dicembre 1907 – gennaio 1908, pp. 20-32.
Passoni F., Alberto Martini, un grande maestro interprete del fantastico, in catalogo per la mostra alla Galleria d’Arte Cavalletto, Brescia 1967.
Passoni F., Alberto Martini, un grande maestro del fantastico, in catalogo per la mostra alla Galleria Annunciata, Milano 1977. *
Pica V., I giovani illustratori italiani: Alberto Martini, in <
Pica V., Un giovane illustratore italiano in <
Pica V., Un illustratore italiano di Edgar Poe, in <
Pica V., Un illustratore italiano di Edgar Poe [Alberto Martini], in <
Pica V., Alberto Martini pastellista e litografo, in <<Attraverso gli Albi e le Cartelle", Bergamo s.d. [post 1908], serie III, cap. XXV, pp. 217-246 e tavv. *
Pica V., Pen Drawings by Alberto Martini, presentazione al catalogo per la mostra alla Galleria Goupil, Londra 1914.
Pica V., Alberto Martini pastellista e litografo, in <
Pica V., Introduzione al catalogo per la mostra alla Galleria Pesaro, Milano 1919, pp. 5-19.
Pica V., Introduzione al catalogo per la mostra alla Galleria Scopinich, Milano 1927.
Pilat B., Presentazione in dépliant per la mostra alla Galleria d’Arte Contemporanea B. Pilat, Milano 1987.
Plescan D., Alberto Martini: un disegnatore per E.A. Poe, in <<Ca’ de Sass>>, n. 96, Milano 1986.
Prampolini E., Pitture alla maniera nera di Alberto Martini aux Trois Magots, in <<L’Italie Nouvelle>>, Parigi 30 luglio 1931.
Quesada M., Alberto Martini illustratore, in catalogo per la mostra alla Libreria Giulia, Roma 1979.
Rizzi P., Marchiori e i cent’anni di Alberto Martini: fantasia in nero, in <
Robert PJ., Il fantasma nella folla, introduzione a La vita di Cristo, Milano 1946, pp. 7-10 *.
Scamperle I., La letteratura romantica nell’opera di Alberto Martini: riferimenti e suggestioni, tesi di laurea, Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Lettere, a.a. 1985-86.
Tominetti M., Alberto Martini, in Arte e Socialità in Italia dal realismo al simbolismo 1865-1915, Palazzo della Permanente, Milano 1979, pp. 140-143.
Ugoletti B.M., A. Martini, in <
Valsecchi M., Una galleria milanese ripropone l’opera di Alberto Martini: nella foresta dei simboli, in <
Vivaldi C., Introduzione al catalogo per la mostra alla Galleria Don Chisciotte, Roma 1966.
XLII Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Venezia 1986, pp. 86, 104, 105.
Zanotto S., Intermezzo:primo Novecento Veneto, in <
Biblografia recente (in ordine cronologico di pubblicazione):
Lorandi M., Alberto Martini, catalogo della mostra, Palazzo della Permanente, Milano, Electa editore, dicembre 1985-gennaio 1986, con itinerario espositivo e bibliografia in ordine alfabetico dal 1897 al 1985.
Schwarz A., Arte e alchimia, catalogo della XLII Esposizione internazionale d’Arte, Biennale di Venezia, Venezia 1986, p. 206, tavv. 212-213.
Lorandi M., Alberto Martini: opere inedite e poco note in margine alle due esposizioni (Milano dicembre 1985, Treviso febbraio 1986), in <
Bellini P. (a cura di), Alberto Martini: mostra antologica, catalogo della mostra, Susegana 1988.
Schwarz A., I surrealisti, catalogo della mostra, Palazzo Reale, Milano 7 giugno-10 settembre 1989, Mazzotta editore, Milano, p. 638, tavv. p. 267.
Gizzi C. (a cura di), Alberto Martini e Dante, catalogo della mostra, Casa di Dante in Abruzzo, Torre de’ Passeri, 23 settembre-30 novembre 1989, Electa, Milano.
Lorandi M., Il Tetiteatro, catalogo del Fondo dei disegni del Tetiteatro, Pinacoteca Alberto Martini, Oderzo (Tv), Electa, Milano, 1990.
Pistellato P., Alberto Martini, in La pittura in Italia: il Novecento, 1, tomo 2, Electa, Milano 1992, pp. 959-960.
Lorandi M., Disciplina e Trasfigurazione: Alberto Martini e il teatro, catalogo della mostra al Museo del Teatro alla Scala, Milano, 29 febbraio-28 marzo 1992, Selìs editore, Milano.
Fragonara M., Fedeli L., Alberto Martini: catalogo degli Ex Libris, Artes editore, Milano 1993.
Lorandi M., Vittorio Pica: l’epistolario di V.Pica ad Alberto Martini, con la collaborazione di O.Pinessi, Viennepietre editore, Monza 1994.
Valerij Brjusov, L’asse terrestre, con illustrazioni di Alberto Martini, a cura di N.V. Kotrelev, trad. ital. Di P. Carità, Voland editore, Roma 1995.
Lorandi M., Alberto Martini e il contesto simbolista, catalogo della mostra alla Galleria Milano, Milano 1999.
Paini D., Cogeval G., Hitchcock et l’art: coincidences fatales, catalogo della mostra al Museo di Belle Arti di Montreal, 16 novembre 2000-18 marzo 2001, Mazzotta editore, Milano 2000, pp, 451, 453, 454, 475, 477, 478, tavv. pp. 207, 224, 226 – 227, 360, 363, 370, 375.
Lorandi M., Alberto Martini: La consonantia/coniunctio tra immagine e verbo, in M.Bianchi, S.Martinoli, Figurazioni ideali M.K. Ciurlionis: Alberto Martini Albert Traschel, Museo Villa dei Cedri 2001, Bellinzona, pp. 129-134, tavv. 19 – 48 (pp. 61-89).
Lorandi M. (a cura di), Alberto Martini. Carezze, Pagine d’arte editore, Vago di Lavagno (Verona) 2001, tavv . pp. 13,15, 17, 19, 21,23, 25, 27.
Bonifacio P. (a cura di), Alberto Martini e Dante: e caddi come l’uom che ’l sonno piglia, Canova, Treviso 2004.
Opere illustrate da A. Martini:
1899 <
1904 I canti delle stagioni di Luigi Orsini, Libreria Editrice Lombarda, Milano s.d.
1905 Le commedie di Terenzio, maschere di Alberto Martini, Libreria Editrice Lombarda A. De Mohr, Antongini e C., Milano, 3 voll.
1906-07 Copertina per <
1907 <
1909 The Life of Edgar Poe di George E. Woodberry, vol. I, illustrazioni di Alberto Martini, Houghton Mifflin Company, Boston e New York.
1910 Il castello del sogno di C.A. Butti poema tragico, illustrazioni di Alberto Martini, Edizioni Treves, Milano 1910.
1910 Asse terrestre di Valerij Brjusov, Edizioni Scorpion, Mosca.
1915-16 Danza macabra europea, cinque serie di cartoline edite dallo Stabilimento Longo, Treviso.
1916 Carezze, cartella di otto litografie edita dallo stabilimento Longo, Treviso.
1920 Les Orientales di Victor Hugo, illustrazioni di Alberto Martini, Editore I. Hetzel, Parigi.
1922 Eliodoro, romanzo d’Etiopia, versione italiana di Umberto Limentani, frontespizio e copertina di Alberto Martini, A.F. Formiggini Editore, Roma.
1923 I Misteri di Alberto Martini, cartella di sei litografie originali precedute da un commento di Emanuele di Castelbarco, Edizioni Bottega di Poesia, Milano.
1924 Trentun fantasie bizzarre e crudeli, precedute dalla diabolica immagine di Niccolò Paganini e dall’autoritratto dell’Uomo pallido di Alberto Martini, Edizioni Bottega di Poesia, Milano. I primi 165 esemplari contengono la puntasecca Paganini.
1924 Il Tetiteatro ovvero il teatro sull’acqua di Alberto Martini, testo di Emanuele di Castelbarco, Edizioni Bottega di Poesia, Milano.
1935 La secchia rapita di Alessandro Tassoni, nella redazione più antica secondo la lezione del codice Sassi, prefazione di Renato Simoni ai 52 disegni eroicomici di Alberto Martini, testo curato da Cesare Angeli, Modena.
1936 Il Titano liberato di Guido Stacchini illustrazioni di Alberto Martini, Edizioni de “L’Eroica”, Milano. I primi 100 esemplari contengono la puntasecca ll Titano liberato.
1937 L’ora mattutina, antologia ad uso delle scuole medie, di Luigi Russo illustrazioni di Alberto Martini, Editore Giuseppe Principato. Edizione numerata.
1944 Alberto Martini di Mario Milani, Editore SADEL, Milano. Nel volume sono inserite le litografie La famiglia del pescatore, Il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggeri.
1945 La vita della Vergine e altre poesie di Rainer Maria Rilke, litografie originali a colori di Alberto Martini. Editoriale Italiana, Milano.
1945 Un mago del bianco e nero di Giorgio Balbi, Editoriale Italiana, Milano. I primi 25 esemplari contengono l’acquaforte ll boscaiolo e le puntesecche Le figlie di Leda, Banchetto e Ninfale.
1946 La vita di Cristo, poema grafico di Alberto Martini, Edizioni Cenobio, Milano. I primi 250 esemplari contengono l’acquaforte Cristo prigione.
1947 Miti, cartella di dodici puntesecche edita da Il Camino, Milano.
1949 La Divina Commedia di Dante Alighieri, illustrazioni di Alberto Martini presentazione di Ettore Cozzani, Edizioni Cenobio, Milano. Alcuni esemplari contengono le acqueforti Il divino poeta, Vanni Fucci ladro, Pia dei Tolomei e Quel che d’ogni colpa vince la bilancia.
1954 Le avventure di Pinocchio, interpretazione di A. Negri, illustrazioni di Alberto Martini, Edizioni Convivio Letterario, Bergamo.
Bibliografie a cura di Paola Bonifacio, conservatore della Pinacoteca civica Alberto Martini di Oderzo.
Funzioni e occupazioni
- artista
Complessi archivistici
- "Manoscritti e appunti frammenti e pensieri inediti"
(1912 - 1950)
Sottoserie, livello 4 - "Poesie di Alberto"
(1934 - 1949 dicembre 31)
Sottoserie, livello 4 - "Vita d'artista"
(1939 - 1945)
Sottoserie, livello 4 - <<Perseo>>
Sottoserie, livello 4 - Archivio privato Martini (1901 agosto 29 - 1998 agosto 23)
- Atti di autorità pubbliche
(1930 aprile 7 - 1943 agosto 17)
Sottoserie, livello 4 - Carte personali
(1914 ottobre 22 - 1955 marzo 16)
Serie, livello 3 - Conti e spese
(1916 ottobre 11 - 1955 marzo 16)
Sottoserie, livello 4 - Contratti
(1914 ottobre 22 - 1953 settembre 24)
Sottoserie, livello 4 - Corrispondenza
(1901 agosto 29 - 1954 marzo 25)
Serie, livello 3 - Fondo Alberto Martini
(1901 agosto 29 - 1955 marzo 16)
Archivio, livello 2 - Ritagli di giornale
(1903 - 1954)
Serie, livello 3 - Scritti di Alberto Martini
(1912 - 1950)
Serie, livello 3 - Scritti di altri
(1928 - 1945)
Serie, livello 3 - Tetiteatro
(1924 gennaio 1 - 1942 dicembre 31)
Sottoserie, livello 4
Soggetti produttori
- (collegato a) Martini Bottner, Corinna
- (collegato a) Petringa, Maria 1893 febbraio 21 - 1971 giugno 22
- (collegato a) 1954
Fonti
- Alberto Martini / a cura di Marco Lorandi. Electa, 1985. = Alberto Martini : mostra antologica, 1985
Compilatori
- Compilatore: Paolo Sbalchiero (Archivista) - Data intervento: 30 marzo 2006
Link risorsa: https://archivista.hiboucoop.org/creators/27