Archivio privato Martini (1901 agosto 29 - 1998 agosto 23)
532 unità archivistiche di primo livello collegateArchivio
Altre denominazioni:
- AMART (O) | Annotazioni: Codice identificativo
Metri lineari: 5.0
Consistenza archivistica: 24 buste
L'archivio è depositato nei locali del Centro studi della Pinacoteca "Alberto Martini" di Oderzo (TV).
La documentazione è conservata in 24 buste, all'interno delle quali il materiale è condizionato in camice.
All'interno del superfondo si possono individuare diversi momenti di produzione e sedimentazione delle carte, corrispondenti a tre differenti nuclei di fondi archivistici:
1. il nucleo originario e più consistente è costituito dal fondo Alberto Martini, formato da una ricchissima corrispondenza dell'artista, da raccolte di scritti critici, ritagli di giornale, recensioni di stampa, da materiali relativi a lavori realizzati dall'artista (studi preparatori, fotografie…), oltre a suoi manoscritti, schizzi e disegni anche inediti.
Questo primitivo nucleo documentario è stato arricchito da integrazioni successive:
2. fondo Maria Petringa Martini: la vedova alla morte del marito ne ha gestito le carte, assieme alla propria documentazione testimoniante la sua attività di valorizzazione dell'opera dell'artista.
3. fondo Eredi Martini: ulteriori interventi di organizzazione e arricchimento del materiale documentario sono provati, ma non è possibile individuarne con univocità e chiarezza il soggetto produttore. L'entità Eredi Martini, intesa come famiglia, identifica il soggetto responsabile di tutta quella serie di integrazioni e risistemazioni delle carte successive alla morte di Maria Petringa.
Quindi l'archivio, così come si presenta, solo in parte mantiene la fisionomia che andò assumendo dagli anni '30 agli anni '50, per volontà di Alberto Martini; se per alcune porzioni fisiche la documentazione risulta piuttosto omogenea per tipologia e soggetto produttore , per altre la situazione è più complessa per la varietà delle tipologie documentarie e per i diversi momenti temporali di sedimentazione delle carte.
Per quanto riguarda la completezza del materiale, presso gli eredi è ancora conservata parte della documentazione costituente l'archivio personale di Alberto Martini.
I fondi Maria Petringa Martini ed Eredi Martini sono di per se stessi solo porzioni più o meno consistenti di archivi personali (Maria Petringa, Luigi Tischer, Sandro Tischer…) risultato di un'opera di sedimentazione e selezione delle carte finalizzata all'attività di gestione e valorizzazione del patrimonio martiniano, portata avanti da tutti i discendenti.
Storia archivistica:
Dopo la morte dell’artista (1954), il suo archivio venne trasferito in casa della moglie Maria Petringa (in via Previati a Milano, mentre il marito risiedeva in via Vigoni fin dal 1934, cioè dal ritorno dal soggiorno parigino). La vedova Martini, con l’aiuto dell’amica Vincenzina Brusca, inizia a risistemare le carte, soprattutto in funzione della sua attività di promotrice e valorizzatrice dell’opera del marito. Nel 1971, morta Maria, l’archivio viene trasferito presso il nipote Luigi Tischer, presumibilmente con molte carte di Maria Petringa.
Pochi documenti sono, invece, pervenuti a Gaetano e Giorgio Anderloni .
A Luigi e alla moglie Paola Gariboldi vanno con grande probabilità ricondotti gli interventi di maggior spessore operati sull’archivio originario, sopratutto per quanto attiene alla sequenza della documentazione, la rassegna stampa e la raccolta di cataloghi e monografie. L’ultimo intervento è riconducibile a Sandro Tischer, che presumibilmente ha organizzato l’archivio così come oggi si presenta, mentre di mano di Giorgio Anderloni sono le segnature di buste e raccoglitori; in occasione del deposito del materiale alla Fondazione “Oderzo cultura” nel 2002 egli effettuò una suddivisione del materiale, provvedendo ad eliminare le copie multiple e redigendo un elenco di consistenza delle varie tipologie documentarie.
La fisionomia originaria dell’archivio è stata fin da subito compromessa da interventi di ordinamento operati degli eredi, finalizzati a fornire una valutazione quantitativa, ed effettuati in vari momenti successivi alla morte di Alberto Martini, l’ultimo dei quali interventi può essere datato all’atto del deposito presso la Pinacoteca, intorno al 2002. Di questi interventi non si trova riscontro in nessuno degli strumenti di corredo di cui si dispone.
ma è ragionevole pensare che ogni passaggio da un erede all’altro dell’archivio abbia comportato, non solo una risistemazione delle carte, ma anche un accrescimento del materiale, con l’aggiunta di più o meno consistenti nuclei di archivi personali.
Quelle di Maria Petringa Martini, Luigi Tischer e Sandro Tischer sono state le mani di scrittura, identificate nel corso dell’attività di riordino, che hanno lasciato tracce sulla documentazione originaria e quindi più significative da un punto di vista archivistico.
Problematica è, dunque, risultata l’attribuzione di una parte della documentazione, posteriore alla morte di Maria Martini, confluita nell’archivio nel corso dei vari passaggi delle carte tra gli eredi.
Sulla base di quanto emerso dal censimento, è stato possibile isolare tre diversi nuclei documentari, che presentano un reciproco legame e che hanno avuto sul piano conservativo una sorte comune, grazie alla quale si presentano insieme come corpo unitario.
Il riordino complessivo del superfondo ha portato all’individuazione dei tre fondi: Fondo Alberto Martini, Fondo Maria Petringa Martini, Fondo Eredi Martini.
Per ricostruire non tanto l’ordinamento originario dell’archivio, ma la sua fisionomia prima degli interventi del 2005-2006, è opportuno precisare che le segnature precedenti delle unità inventariate fanno tutte riferimento alle segnature indicate nel censimento. L’analisi incrociata di inventario e censimento può risultare utile, in quanto in questo prima analisi della documentazione sono state esaminate e riportate molte delle intitolazioni delle unità attribuite dai primi ordinatori.
Nota dell'archivista:
E’ stato realizzato il ricondizionamento totale della documentazione, con l’uso di carta e buste idonee alla conservazione.
Le carte sono state numerate progressivamente all’interno di ogni fascicolo.
Assieme all’archivio nel 2002 venne donata alla Pinacoteca anche una ricca collezione di materiale bibliografico. Infatti, sia l’artista che i discendenti hanno raccolto un gran numero di cataloghi di mostre, monografie e saggi d’arte, oltre a una ricchissima serie di estratti da monografie e periodici, quasi esclusivamente in fotocopia. Sono conservate anche alcune prime edizioni di testi illustrati da Martini, come pure estratti fotocopiati dai cataloghi della Biennale di Venezia dal 1900 agli anni ‘60. Molti anche i periodici, da numeri illustrati della <
Questo materiale, vista la sua natura non strettamente archivistica, costituente nel suo insieme più una collezione che un fondo, non è stato descritto nell’inventario.
Si è comunque provveduto ad ordinarlo e a ricondizionarlo in contenitori adeguati e verrà predisposto un progetto per la loro descrizione, secondo gli standard bibliografici, e la loro valorizzazione.
La lingua della documentazione è in prevalenza l’italiano, ma molte lettere sono in francese, altre in inglese e altre ancora in tedesco.
Documentazione collegata:
I fondi archivistici correlati finora accertati sono:
- Verona, Biblioteca civica. Carteggi, b. 157, Carteggio Pariani-Martini (consistenza: 2 cartelle).
- Venezia, Biennale ASAC. Raccolta documentaria, arti visive e architettura (da verificare).
Note sullo stato di conservazione:
Nel complesso lo stato di conservazione risulta buono. Alcune veline, i ritagli di giornale più antichi e gli appunti su carta di recupero scadente presentano problemi di acidità che, però, non ha ancora compromesso in modo grave la conservazione e si ritiene potrà essere contenuta dall’ulizzo di camice con riserva alcalina. A livello di fascicolo, lo stato di conservazione è stato segnalato laddove diverso da “buono” o “ottimo”, in casi, cioè, di situazione problematiche.
Tra il materiale bibliografico, alcune monografie necessitano di interventi di restauro delle legature.
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Martini, Alberto 1876 novembre 24 - 1954 novembre 8
- Petringa, Maria 1893 febbraio 21 - 1971 giugno 22
- 1954
Fonti
- Censimento settembre 2005 = Archivio Alberto Martini (1876-1954) : censimento, 2005
- Elenco di consistenza = Elenco di consistenza, 2002
Compilatori
- Aggiornamento scheda: Paolo Sbalchiero (Archivista) - Data intervento: 22 aprile 2006
Link risorsa: https://archivista.hiboucoop.org/fonds/1835